Riflesso in specchi caleidoscopici,
ribalto tavoli per farmi strada,
tra giungla, castelli, labirinti;
pupazzi, maschere, demoni e riverberi.
Senza una mappa, né via tracciata
da fili, molliche, fagioli o cartelli.
Metto in ordine i mattoni dell’anima,
del mio cuore, del mio cervello,
e mi ritrovo poi nella nebbia
dove solo io vedo me stesso.
Alex Brian
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