Vola maya il tuo dolce miele diffondi,
coprici gli occhi col velo che adorni,
cela la materia allo sguardo diffidente,
per serbar la razza e tutto l’esistente.
Ma il nettare è veleno, di una malsana immortalità,
fluidi viscidi di imperium formam e falsità.
Mangia il carbone coperto d’oro e cioccolata,
inventa dio, l’anima e l’amore, dentro questa sceneggiata.
A.B.
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